Wednesday, April 25, 2012

VENTICINQUEAPRILEDUEMILADODICI

RINGRAZIARE,ALMENO PER UN'ISTANTE,L'IDEA DI ESSERE LIBERI,GRAZIE A QUALCUNO MORTO CON CORAGGIO E ALTRUISMO, PER QUEST'IDEALE UNIVERSALE.COSì SCONTATO,ORA,MA COSì DIFFICILMENTE E DOLOROSAMENTE GUADAGNATO.ASCOLTARE QUESTA CONSAPEVOLEZZA.INTERIORIZZARE QUESTO POTERE.RISPETTARE QUESTA GRATITUDINE. ANALIZZARE IL NOSTRO POTERE DI CAMBIARE LA STORIA,OGGI.AGIRE..

Monday, January 2, 2012

DUEMILADODICI

il Gianca come obiettivo del duemiladodici persegue lo stesso di sempre. Diventare, gradino dopo gradino, un essere umano, che sia altrettanto ESSERE che UMANO. Fatto questo, tutte le cose chel restano, il lavoro, le scelte di stile di vita, le idee, le passioni, le prerogative e le conquiste saranno le famose ciliegine sulla torta. Ma lui lavora affinchè, a prescindere da quante e quali saranno queste ciliegine, la torta sia comunque buona, da mangiare..
Sono un copertone!..il mio destino è di consumarmi, la strada non lascerà niente di me..però, caspita, che sgommate!!! :)
E poi questo duemiladodici mi sembra iniziato nel migliore dei modi..perchè c'è fermento! Perchè le cose non vanno e la gente lo nota, finalmente. Da tempo dico che cambierei con piacere il mio sguardo di animale solitario rispetto ad un gregge d'incoscienza con un ruolo da mediocre in un mondo di realizzati, perchè ci sarebbero vibrazioni positive, perchè ci sarebbe un mondo che mi sogno di notte..o sarebbe quantomeno più vicino..Eppure, mi sembra che qualcosa si muova, che come sempre le condizioni peggiori rendano lucidi, per un attimo. Perchè ci accorgiamo che l'essenza del mondo nè appare ne ha, ma semplicemente è! Il minimalismo che pratico da tempo, le scelte esperienziali e non accumulative, la coscienza che nella vita bisogna viaggiare leggeri e soprattutto viaggiare tanto, le idee nuove e strampalate di un anima mundi che davvero sotto c è..ora le vedo di più, negli occhi di chi s'indigna, di chi non si arrende, di chi crede che se così non và cè una strada nuova da scavare, e nella nostra mano cè già una vanga. Queste condizioni, così arrivate dall'alto del "benpensantesimo maleagentsimo" ci fanno crescere braccia forti..pronte a sostenere il peso dei mucchi terra da rimestare per il cambiamento che vogliamo. Io la mia zolla l'ho scavata di già..Buon inizio!

Monday, October 24, 2011

FINE OTTOBRE, PENSIERINO D'AUTUNNO

Le morti sventurate ed illustri, degli ultimi giorni, mi fanno riflettere, mentre attraverso in bici la distesa di foglie e gli alberi gialli di questo autunno. L'autunno è un periodo dove mi sento portato a ritirarmi, a registrare le cose acquisite in quel gran daffare che è diventato l'estate, per me ora, con le mie voglie di buttarmi in progetti allietati dal caldo. Invece il promo freddo mi fà rintanare, sia fuori che dentro. In uno spazio di intima riflessione. E penso alla cronaca di questi giorni. Se ne vanno quelli buoni. Se ne vanno anche quelli cattivi, quantomeno. E, per quanto brutto sia, detto così, a crudo, ce ne andremo tutti, per verità. E noi, siamo centrati, quando ci svegliamo, quando andiamo a dormire, o anche alle 2 di pomeriggio, sul fatto che mentre non ce ne stiamo andando, ora, abbiamo qualcosa di grande da fare? Di più grande. Abbiamo una possibilità. Di renderci migliori. E di rendere migliore. Da un pò sono cosciente che, con tutti gli errori e le dierzioni sbagliate, le cadute e le scivolate, quantomeno bisogna provarci. Questa è redenzione.

Thursday, November 11, 2010

CIAO NONNO DANTE


a Dante, esemplare affabulatore di novelle grondanti pace.
a Dante, uomo e soldato forgiato da ghiaccio, neve e fuoco.
a Dante, esempio di coraggio, d'altruismo e sensibilità austera.
Noi preghiamo che la terra sia lieve per la tua anima di ragazzo e di fante dagli occhi di vento.
Andus Aristo

Tuesday, May 18, 2010

altri invisibili

Prendo un treno, e vengo spintonato dagli altri passeggeri che si accalcano per salire quella frazione di secondo prima di me, come se il treno non avesse una capienza sufficiente per tutti. Poi, seduto nello scomparto, ascolto, nonvolente ed indolente, la chiacchierata a volume stratosferico del vicino, e la musichetta in altoparlante dal telefonino, come una specie di radio-paninara-portata-a-spalla anni ottanta, ma miniaturizzata, tenuta lì vicino all'orecchio, di quell'altro ragazzo nella fila dietro. Vorrei dormire, ma sembra impossibile, in quel contesto. Eppure. Eppure non sono invisibile, affatto. Prendo un altro treno. Stavolta è mattino presto, sono il primo e l'unico. Finalmente mi addormento. ma vengo svegliato, nuovamente, dalla chiacchierata, sempre stratosferica, degli unici altri due passeggeri, inspiegabilmente sedutisi di fronte a me a parlare amabilmente del più e del meno. Con tutto il resto del vagone vuoto! Neanche stavolta sono invisibile. Eppure. Alla fine glielo devo dire, che stavo dormendo proprio lì, di fronte a loro, che nemmeno la voce hanno abbassato, oltre a non sedersi in uno dei cento posti liberi, prendo le mie cose, mi alzo, vado avanti quanto basta per non sentire più il brusio, e mi riaddormento. Per poco, ovvio, ora è tardi e il treno si riempie, ritornano gli utenti telefonici e le loro svariate abituduni, i giovanotti con volumi a mille decibel. Mi resta in mente la loro faccia, mentre gli faccio notare che potevano accorgersi che dormivo proprio lì; la faccia stupita e insieme indignata di uno che riceve un insulto inaspettato da un calamaro nel banco frigo del supermercato, che, a rigor di logica, non avrebbe titolarità nè razionalmente potrebbe mai proferire parola, eppure...
Una sera ci sono i fuochi d'artificio ed io, appoggiato alla ringhiera di un ponte, me li vedo. Finchè un signore di mezza età, che con buona ragione li vuole vedere pure lui, mi si mette davanti, piazzandomi la nuca a 10 centimetri dalla faccia. E che, seccatissimo, quando gli faccio gentilmente notare che lì c'ero io che me ne stavo da un bel pezzo appoggiato, mi dice che se li voglio vedere mi posso spostare. Giusto! Eppure, non sono invisibile.
Io invece il vero stupore non cel ho mica per il casino di un treno pieno, eh! Quello è normale, e la gente ha buona ragione di conversare a discorrere mentre viaggia. Sono stupito dell'invisibilità dell'altro. E' vero sì, che ogniuno ha buona ragione, però in effetti, chiunque ha buona ragione di fare quel che stà facendo. Non cen è mica una preordinata, superiore, o maggioritaria. Il relativo è che uno che parla al telefono può abbassare la voce, uscire dallo scomparto, andare un pò dove gli pare, uno che vuole sentire la musichetta si mettesse un cazzo di auricolare, che ne vendono di cento tipi, ma uno che dorme dorme e basta. Sarebbe di chi telefona l'accortezza di non preordinare sè stesso al resto del mondo. Il fatto è che mi sembra che ognuno quì sia la star del proprio film, che, ahimè, non contempla attori non protagonisti. Non ne vede gli stessi diritti o quantomeno l'esistenza sulla scena. Quand'ero bambino stavo attento a tutto, costretto da mia madre ad imparare questo rispetto dell'altro, condizione sine qua non della civiltà di allora. Ed era vent'anni fà!! A quello che stava seduto dietro, a quello che doveva passare, a chi aveva un problema. E poi: abbassa la voce che disturbi, cammina piano che fai rumore, e basta tirare calci al pallone che se poi va contro la porta di quella signora là...Ma dove è finita la collettività, in questo guazzabuglio di tutela individuale? Nella durezza di un mondo dove ognuno tutela sè stesso, nessuno tutela più l'insieme. E la società è, purtroppo, di più della somma dei singoli che la compongono. E se, nessuno se ne occupa, come possiamo sperare che da sola, crei uno scenario migliore in cui affrontare l'esistenza che, in qualunque modo, senza possibilità di scelta, ci costringe, insieme?

Monday, November 23, 2009

PILATO

"
ESSERE DIMENTICATO, E', LA POLVERE DI UNA STRADA SPORCA
QUELLA CARROZZA CHE SE NE VA, ED IO, CHE RIMANGO LI' A GUARDARLA ALLONTANARSI.

IL POTERE, CHE HA IL SUONO DI RISATE DI DONNE
LE SERATE A CONVERSARE, QUANDO LA NOTTE ERA CALDA E PIACEVOLE, ILLUMINATA DAI FALO'.

IL MIO SGUARDO FERMO, E' COME UN MANTELLO CHE MI CINGE LE SPALLE
E' ATTRAVERSARE UNA PIAZZA CON IL SOLE IN FACCIA, STRINGENDO UN PO' LE PALPEBRE.

L'ULULATO DI UN LUPO, COLPIRE IL MIO AVVERSARIO CON LA SPADA, ED UCCIDERLO

HO SOGNI TROPPO TERRENI, PER AVERE PAURE COSI' ATAVICHE

DOVREI SOGNARE PIU' FORTE, O TEMERE DI MENO
"
Una piccola poesia scritta in un momento di scrittura creativa, durante il lavoro teatrale sull'opera "Processo a Gesù" di Fabbri, in cui interpreterò, appunto, Ponzio Pilato. La poesia sono io, ed anche lui, il mio personaggio, in quel che egli vede attraverso i miei occhi, della sua vita e delle sue emozioni, paure, desideri.
Da un'analisi retrospettiva della sua vita atraverso ciò che sò di lui e ciò che vivo nei suoi panni.

Thursday, November 19, 2009

MONDOBELEN!

"ppierò sò fijo còla pierifrastica.." ...ma vogliamo parlare dell'italiano, invece??! Nell'ultimo periodo televisivo siamo stati invasi da una miriade di apparizioni della fantomaggiorata coscialungaeicnisivopure Belen Rodriguez, nota showgirl(? -il puntodidomanda non sò se è per nota o per showgirl..)e nota fidanzata (!) dell'ahimè noto pure lui Fabrizio Corona. E' apparsa più lei nella tv italiana nelle ultime 8 settimane di Nessie a Lockness e dello Yeti messi insieme negli ultimi 200 anni. Fin lì non è questa grande novità, anche se conosco diverse attrici, belle q.b.,brave, e che sanno anche l'italiano e magari articolano espressività diverse dalle due che la Belen ci grazia nelle sue apparizioni, che potrebbero essere al suo posto. Ma che, grazie a questa tendenza, però non ci sono. Premessa, io non cel'ho colla buona Belen, che coglie l'occasione a più non posso(che nemmeno noi ne possiamo più, in effetti!!)e cavalca il purosangue della notorietà - d'altronde ha un ottimo maestro nell'arte di adoperare i mass media per i suoi scopi, il suo botfriend - semmai cel'ho con chi, questa notorietà, gliel'ha regalata, e per i motivi che dietro, gliel'hanno concessa.
Ho letto una cosa di recente: un report indaga modelli/miti di una buona fetta di giovani e adolescenti italici alla visione:" La Rodriguez nuovo mito tra i bambini fra i 7 e gli 11 anni(8,2%)assieme a Valentino Rossi(16%)[..]e addirittura Fabrizio Corona per quanto da una percentuale minima, l'1,2%. Roberto Saviano lo indica solo lo 0,4%". Da:10°rapporto naz.su infanzia e adolescenza, Eurispes e Telefono Azzurro[Corriere, 18/11/09]. Ora, se ricordo, l'esordio notorio della Belen è da riferirsi proprio al suo flirt con Mr. paparazzo, che gestisce bene questa cosa, e a null'altro. Ma poi, quando è successo che si è impossessata della tv? Quando è diventata l'icona dell'Italia del 2009? spot, programmi, prezzemolate...Le regole di questo successo hanno basi opposte al buonsenso! Al mio, quantomeno! Com è che i comuni mortali se sgarrano la legge pagano salatissimi conti, mentre la rosa dello showbiz ne ottiene gloria nell'alto dei ripetitori e, immagino, ma non troppo, una bella valangata di euro sonantissimi? Superato il confine uomo/merdina-vip/iddiointerra non c è nemmeno più il purgatorio isituzionale, per i reati commessi...e intanto, fuori, c è la recessione e la gente non lavora.
Dicendo questa cosa mi infliggo pene, da motociclista decennale, ma l'altro mito citato, Valentino Rossi, che amavo come agonista e come showman, ha evaso le tasse per un sacco di milioni di Euro!!! E non ci ha pagato che pochi soldi per "far pace" col fisco. Che perseguita, così come l'erario, noi poveri mortali che siamo "toccablili". Che se non ci ricordiamo di pagare una multa ci portano via dieci volte tanto, l'anno dopo!! Mavvaffanculo và!! Per citare un altro socio del carrozzone, mi è comparso tra le mani un giornale con sù un altro indagato paparazzante, reclamizzante insaccati di maiale. Il contesto di per sè è appropriatissimo, ma...com è che in ogni caso avverso, questi riescano sempre a riciclarsi, comunque? Se la logica è che a un certo punto uno diventa "troppo figo" anche per la giustizia, come il buon Corona, andiamo incontro a una situazione piuttosto sciagurata per le next generations italiane, di cui la spavalderia già si nota, in alcuni casi, da uomo della strada quale sono.
Non mi pronucerò su Corona, perchè non siamo ancora in uno Stato abbastanza libero da poterlo fare con leggerezza, ma senza riflettere sugli ultimi accadimenti giuridico-pubblicitari a suo carico, dalle multe alle uscite in moto senza casco, gli suggerirei che ci andasse pure, senza casco, per quanto non ne condivido i contenuti, la sua testa non è a prova di marciapiede, ci dicesse come la pensa, poi, sù 'ste trovate, il buon Corona! Coi ragazzini emule-generation che sicuro avranno preso la trovata come cool e da applicare! Se fossi solo un cinico direi che chi si lascia soggiogare da questi miti spiccioli si merita la sua piccolezza mentale, ma invece credo tocchi a chi non vede i luccichii degli specchietti per le allodole aiutare chi non vede oltre a guardare qualcosa che possa far crescere in loro un parere migliore. Più che altro direi che parlare di giustizia, in questi termini, sia eccessivo e sicuramente non adatto, però se non ci sarà una voce contraria, ci sarà una sola voce. E una sola voce non è mai democrazia, nè libertà. Se alla fine, volenti o nolenti, ci scappa il mito, e di ogni cosa che ha una risonanza mediatica ampia come una pubblicità genera una serie di opinioni su chi vi compare, dobbiamo spingere affinchè compaia qualcuno, nella nostra scatola catodica dei desideri, che ci allarghi la mente, e non le mutande!