Wednesday, April 2, 2008

piccoli uomini per grandi cose


Essere un pò anticlericale sembra essere un dovere morale di chi crede nell'importanza dello spirito...viste le cose che sono accadute nel mondo in nome di questo, ma senza dubbio non con il suo scopo. Certe volte però per fortuna accadono davvero eventi miracolosi, come l'opportunità di avere avuto negli anni passati un uomo di così grande forza innovatrice e rivoluzionaria. Questa è la via dello spirito, e senza dubbio una grandissima lezione di vita vissuta nel profondo!Amen

Tuesday, April 1, 2008

La famiglia che vorrei

È un pò che rifletto e medito sulla vita, in generale, e, quindi, sulla vita di relazione, chè di relazioni è fatto tutto il nostro iter di esistenza, per quanto intime e personali ne sono le emozioni che ne derivano.
E vedo tanto dolore e insoddisfazione…io stesso, come un campanello d’allarme, ho fisiologicamente un malessere emotivo, che mi prende ogni qualvolta io ho una storia, una relazione, una fidanzata…dopo un periodo spensierato mi attanaglia la prospettiva delle porte che si chiudono, della claustrofobia, della vita che va buttata…
Ma questa volta, per la prima volta, ho voluto affrontare la cosa di petto…sarà che ho incontrato una persona speciale ed in gamba, sarà che sono pronto. Vedremo…
Il fatto è che di persone in gamba ne ho incontrate, ma non ero pronto e preparato a mettermi in gioco, e con regolarità svizzera fuggivo alle avvisaglie di quelle sensazioni.
Ma ora, devo dire, sono stanco e stufo di ricominciare di nuovo tutto da capo, con un'altra donna, e poi scappare chiudendo un cerchio che si ripete, con le stesse modalità..Stò diventano vecchio mi sa…hehe….
Però questa volta all’avvisaglia svizzera del malessere ho deciso di non scappare...Sarà che questa volta svizzera è pure lei (si fa per dire!ndr), ma ho intenzione di percorrere una strada nuova. Il che non vuol dire che non finirà la nostra storia, quello non lo sò davvero, si vedrà poi, ma di sicuro voglio raggiungere qualcosa che non conosco ancora, crederci, provarci…fortuna che Dio ci ha creati curiosi…
Cosi, tutte queste considerazioni, mi hanno portato ad una riflessione più ampia, della vita di coppia in generale e delle famiglia, così come è considerata oggi nella nostra beneamata società.
Comincio con il dire che forse è proprio questo sistema familiare che mi spaventa di più…Non a caso, infatti, è quello che maggiormente è in discussione in questo odierno presente.
Il fatto è, io credo, che per quello che è la natura umana, di base, esso è opposto a pulsioni ed istinti presenti inequivocabilmente in noi.
La prima cosa è la coppia come luogo della passione: essere onesti con se stessi e con l'altro impone di sapere che ci si sceglie per un progetto comune, non perché si è gli unici al mondo, e gli altri non esistono, e baggianate varie…gli altri esistono, eccome! E noi non ne siamo immuni!E’ chiaro che a me ogni donna provoca una reazione fisiologica, è chiaro anche che essa si esaurisce nell’ attimo in cui la si prova…e per fortuna la vita di coppia non corrisponde ad essa, altrimenti si esaurirebbe ogni volta dopo pochissimo!
Questa mi sembra la prima cosa mai capita, parlando con tanta gente...la vita d’amore, non è un emozione struggente che ci fa perdere il controllo; perdere il controllo è il modo più veloce per schiantarsi e farsi del male…io ho capito l’ amore per la prima volta quando ho capito che è una sensazione di consapevolezza!Tutt’ altro quindi…la mia scelta è data da una persona che stimo e con la quale voglio fare un progetto, questo cambia le cose, e cambia anche il fatto che per questa qualità della vita che mi dà io rinunci al piacere bidimensionale della pulsione sopraccitata di ogni bella donna che mi passa davanti. Ecco la prima differenza. Le altre le vedo, eccome, solo, sono libero di scegliere la cosa che mi procura un piacere maggiore di loro, che tanto sò dove finisco!
Allora questa consapevolezza va coltivata ogni giorno, perché come tutte le faccende umane, se trascurata e non allenata, finisce per andare in malora.
Ed ecco qui che entra in scena un’altra cosa fondamentale: la libertà. La coppia che vorrei è libera di scegliersi, rinnovarsi come strade che si toccano mentre percorrono i loro cammini..questo le arricchisce e crea i panorami e gli scenari bellissimi dei cammini….mica i vincoli imposti dal modello del guinzaglio a doppia mandata degli obblighi, le aspettative, dei mi hai deluso e dei non mel’ aspettavo. Ogni gesto d amore ricevuto è una perla, nessuno lo ricorda. Non ci deve essere nulla di dovuto. Ecco perché se io amo la mia donna, una sera posso aver voglia di fare altro…e non perchè non la amo, ma perché sono libero di fare altre scelte. E posso scegliere. E se lei capirà avrà la mia stessa libertà. E’ li che sarà bello incontrarsi nel mezzo. Sapere che l’amore non è un atto che genera diritti dell’altro su di te, ma che genera diritti verso di sé di condividere la vita con qualcuno cono cui stiamo bene. Questo è di solito il rapporto di amicizia…ma l’amore cos’è, se non un’amicizia che và oltre? Anche nel Vangelo si parla di amore più grande e di amicizia in un’unica frase, tanto bella quanto emblematica. E il buddismo condanna il possesso e la rivendicazione come opposto dell’amore.
Un’ altra cosa fondamentale la si dice sempre ma non la si considera mai: perfino la canzone più bella, il film più emozionante, se lo si vede o sente a oltranza finirà per stufarci…è la nostra natura.. Tutto è caduco, desiderio compreso...ecco perché il progetto di vita comune deve necessariamente trovare altri sbocchi….la dose d’ amore che io ho dentro di me non può riversarsi solo dentro un'unica foce, altrimenti la piena lo sommergerà e il fiume strariperà…bisogna trovare altri canali….insomma, è troppo poco due!!ecco perché la famiglia che vorrei è un collettivo di persone che si amano, una coppia insieme ad altre, o ad amici, insomma un gruppo che condivida la vita insieme..una tribù, insomma!o la vecchia famiglia allargata (che però non funzionava perché diventava esclusivamante di parenti-serpenti, che è male!!).stare insieme è una gioia….oltre , che serve??
Ed ecco perché sono sicuro che ognuno per i fatti suoi, a lungo andare, sia deleterio. Il consumismo ci spinge a farlo, perchè ciò crea infelicità, e l’infelicità fa comprare di più e godere di meno…questo è ormai accertato.
Le stesse famiglie di oggi, non solo i singles, sono in questo giro…ognuno pensa per il suo ristretto nucleo, e chi è fuori ne è escluso. Lo vedo ogni giorno.
Se la tv la sera si guardasse tutti insieme, si riderebbe di più e ci si divertirebbe, anche se la tele fa schifo! Ma da soli ognuno vuole il 50 pollici e l’ home teatre….lo stesso per la casa e tutto il resto…
Riempiamo di beni terreni il vuoto che ci creiamo attorno…ecco il vero sfacelo cos è….ma la vita è una freccia scagliata, un arcobaleno, un lampo…un esperienza tra le cose, non nelle cose…vivere il tempo, e riempire quello di emozioni, non di bagagli e zavorre che poi peseranno sulla coscienza. Niente di più vero che in quella celebre frase di “fight club”: la cose che possidedi alla fine ti possiedono. Diventiamo il nostro consumo, ed è quello che vuole chi ce lo procura…è ora di combattere! Combattiamo tutte queste microsolitudini con l’ unione, viviamo di più per lo stare insieme e passare attraverso le esperienze, che per collezionare cose, uniamoci in un'unica, e grane famiglia.. Perchè siamo ogniuno parte di un unico tutto. Il mondo è di tutti e tutti siamo suoi.. Non ci sono stranieri ed estranei., i problemi del pianeta li condividiamo tutti, perché non condividerne anche le gioie? Perché non riuscire, o tornare, ad essere un’unica, grande, e, finalmente consapevole di sé, famiglia?