Wednesday, February 20, 2008

La società del benessere

Mi capita spesso di domandarmi quanto questo progresso in cui stiamo ci ha dato, e cosa ci stà chiedendo indietro per averlo...
Da quando lavoro serratamente, per così dire, ho notato parecchie cose che mi hanno fatto riflettere...
Per prima cosa, vorrei capire come mai io debba lavorare dieci ore al giorno per essere, a fine mese, povero...Una scelta equa dovrebbe essere scegliere tra lavorarne tre ed essere povero, oppure 10 ed essere ricco...così uno si posizionerebbe su una cifra di ore pari al valore che dà al denaro e al suo tempo...ma così invece non c è scelta, e basta!
Ho ripensato alla società rurale di due secoli fà: chi coltivava la terra lavorava tutti i giorni per procurarsi il cibo, e poco altro....noi abbiamo un lavoro tutto diverso; ormai assolutamente, nella maggior parte dei casi, svincolato dalla produzione di fatto dei nostri alimenti, però per svolgere le nostre attività si sono resi indispensabili oggetti e beni divenuti così necessari..io, senza macchina, telefono e pc, non potrei portare a termine il mio lavoro. Ma queste cose hanno un costo.
In più, la società dei consumi e lo stile di vita ci ha reso indispensabili alcune cose prima sconosciute...ma, proviamo ora, a vivere la solitudine delle nostre case senza tv, dvd, riscaldamento, abiti di un certo tipo, macchine ed attrezzi di ogni genere...la società ti costringe in questo modo a gravitare intorno a cose delle quali potresti fare a meno, solo che, dal sistema non si esce, e allora ecco che sono loro a prenderti in scacco. E hanno un costo. Quindi, cambiando il processo produttivo nel mezzo, il finale resta uguale: nella società del benessere io lavoro tutto il giorno per poi poter mangiare. Come prima. Solo che, ora, siamo anche in$%&&ati perchè tutto è decisamente un pò più complicato...guidare nel traffico della statale 11 all'ora di punta (che è costante, inspiegabilmente, tranne a notte fonda!) con le sue mille rotonde, i lavori in corso, gli autovelox..non è più pratico dei kilometri a piedi dei nostri nonni...e forse, è anche peggio!!
Conclusione: io lavoro per arrivare a coprire le spese basic cioè l'auto, il telefono, la casa e tutto ciò che mi è stato reso necessario per vivere in questa tipologia di società , e a volte nemmeno ce la faccio...ma come è possibile?? Certo, mi dicono, hai appena iniziato, ma non è un motivo sufficiente, secondo me....mica devo incamerare fiele per poi vendicarmi quando sarò, forse, realizzato professionelamente...è proprio questo concetto di gavetta infinita che porta poi, e senza sorpresa a questo punto, chi può rivalersi di questa situazione, raggiunte certe posizioni, a sfruttarle per sè soltanto creando una lobby di intoccabili impuniti...Perchè questa lobby c è, di fatto! proprio come c'erano i nobili! E non è solo questione di ricchezza, ovviamente, c'è ben altro..la cosa che li rende peggiori è l'impunità di cui sono dotati....mi sembra pazzesco come alcuni debbano pagare per i loro sbagli ed inefficienze ad altri affatto...e mi sembra strano come in certi ambienti non ci sia mai un ricircolo, ma le stesse facce, candide fallimento dopo falliemento, si ripresentino costantemente di nuovo, dopo aver dato un'imbiancata al sepolcro...
Anche quì, non è cambiato niente allora, rispetto ai tempi andati....solo che ora chi ha il potere si fa detestare un pochino di più, perchè i nobili erano solo nobili, non necessariamente meschini, invece i nostri nuovi eletti sono, generalmente, diventati peggiori delle altre persone. E ce lo palesano. Tanto, chi li tocca??!!
Dopo tutte queste riflessioni, questa mattina, ho fatto una passeggiata a piedi con un solo proposito: ricordarmi che, in ogni caso, la bellezza nel mondo esiste, a prescindere da tutto questo! E non dobbiamo farci fregare dal mal di fegato! Era una bellissima giornata di sole. E ho visto un bel borgo. Dei bei quadri. Qualche uccellino. E dei fiori. E, sinceramente, mi sono scordato di tutto!
Love.