Monday, November 17, 2008

PARTIGIANO DEL NUOVO MILLENNIO!

Una notizia recente e taciuta: forse fare blog quì non sarà più libero. Informatevi....







Le cose cambieranno? nessuno lo sà! Ma c è una cosa, una sola, che sò: che ognuno deve fare la sua parte, in questo gioco del mondo, affinchè la propria voce possa unirsi alle altre di coloro che credono in qualcosa di meglio, e cambiare le cose davvero...
Ieri sera parlavo con un caro amico del mondo, un pò così, en passant, in generale...ma questo mondo è bello o brutto? Forse, nè l'uno nè l'altro, in fondo è, e basta! Ma il mio approccio è quello di vederne la bellezza, certo, non la bruttezza...e coglierne gli aspetti migliori e più magici. Il fatto è questo però: sono cosciente che questo mondo è minacciato sempre più da forze che ne stanno distruggendo la bellezza, sconvolgendo il metabolismo, prosciugando la linfa vitale...un pò per egoismo, un pò per incoscienza, sembra ormai scordato il fatto che questo pianeta cel abbiamo in prestito, e non abbiamo diritto di distruggerne le meraviglie per interessi che riguardano private ed egoistiche ragioni. Se proprio, abbiamo degli obblighi verso il tutto che ci lascia esistere...in ogni caso, non abbiamo i diritti che sono stati, da qualcuno, presi, e saldamente aggrovigliati di tentacoli e spine.
Ricordo i racconti di mio nonno, soldato della seconda guerra mondiale al fronte russo, e poi, sbandato, partigiano sulle montagne valsabbine contro i tedeschi...
Com è che non sentiamo più un'appartenenza a ragioni superiori, come fecero i nostri nonni? Com è che ogniuno abbassa la testa e lascia fare, e non si ribella a queste cose che ci affliggono, e ci privano della nostra libertà? Libertà, di essere felici...al mondo è nostro il diritto di goderne la bellezza, di tutti quanti, non appannaggio esclusivo di qualcuno soltanto...
Non sentite questa voce, questo bisogno di riprendercelo? Bisogna alzarla, questa testa, dalla sabbia che ci hanno rovesciato in testa per non farci vedere, e che, francamente, puzza troppo ormai! Bisogna guardarci intorno, capire chi è che ci stà sommergendo di schifezza, e fermarlo!
Uniamo le forze, e riprendiamoci la bellezza!!
wake up! stand up! Stand up for our rights!

Wednesday, November 12, 2008

la... che non c è...

Sono parecchio preoccupato per le nostre sorti ultimamente...C è qualcosa nell'aria, qualcosa di palese, anche se come un surround è un rumore di sottofondo, che devi concentrarti per sentirlo...ma una volta sentito, è chiaro e lampante!
Noi nn siamo liberi. E fin quì non è una novità, no?! Però mi sembra che le cose stiano peggiorando...i miei ultimi accadimenti mi hanno fatto riflettere parecchio su questo. Mentre ci tocca avere dei bisogni che non vorremmo, oltretutto nessuno ci tutela da chi ci incastra in meccanismi malati ed imprigionanti...e ogni sforzo fatto per avere un pò di autonomia, di libertà, viene respinto ed oltraggiato...
Nessuna forza che potrebbe esserci vicino negli intenti lo è, sono tutti troppo intenti a mangiarci addosso di più e a mungerci fino a quando non saremo prosciugati...negli ultimi due mesi ho devoluto più entrate a forze esterne che a me stesso, stringo i denti e i miei sogni si allontanano invece di avvicinarsi, i bastoni tra le ruote si moltiplicano, io annaspo invece di emergere perchè i miei obiettivi sono intralciati da vecchi dinosauri lenti ed anacronistici che, invece di aiutarci, così come sarebbe dovuto essere nel loro antico intento, ora rendono me schiavo dei loro movimenti.
Il nostro libero arbitrio non esiste più, se per ogni cosa che vogliamo fare le procedure ne superano abbondantemente il potere. E anche se facciamo sentire la nostra voce, non serve, perchè alla fine, proprio sull'ultimo rush, loro sanno come fermarci, perchè, in fin dei conti, lo possono fare...gli diedimo noi il potere di farlo...ed ora che se lo prendono, tutto ciò ci si riversa addosso...
Oggi ho letto che forse, passerà un d.l. che o mi farà chiudere il blog o mi farà pagare per averlo, e inoltre ne risponderò per ogni cosa che scrivo e che potrebbe non piacere. L'ultima, non certo la più grave, onta alla nostra voglia di cambiare, di migliorare, di estinguere questo dinosauro che purtroppo non ne vuole saprere di lasciare il passo.
Ma il fatto è questo, e anche se era da tempo che non ci pensavo, ora lo ricordo, ora lo sò bene: noi siamo nati liberi! E io voglio ritornarci!

Monday, November 3, 2008

DUE NOVEMBRE

Due novembre. Due ricorrenze. I morti e i Santi. Due categorie molto interessanti, queste. I primi perchè non ci sono più. I secondi perchè, a loro modo, hanno deciso di non esserlo.
In questa data è abbastanza frequente fare una visita ai cimiteri dove si trovano i propri cari od amici, ed è quello che ho fatto anche io...
E, camminando in un luogo così suggestivo come un cimitero, specie in una giornata uggiosa come lo era quella di questo due Novembre, è stato inevitabile fare delle riflessioni...
In effetti consiglio a tutti di farsi una passeggiata in un cimitero, ogni tanto. E' illuminante. Lo è, per noi che ancora siamo vivi, perchè inevitabilmente ce lo ricorda. Quanti nomi, dietro i quali si celano tante storie, che nemmeno ci possiamo immaginare, vi si trovano. A volte cerco di immaginarmi come possa essere stata una persona in base alla tomba che ha. Poi mi ricordo che, in verità, essa è stata decisa non certo da lui, e quindi forse chissà, nemmeno lo rispecchia. Sicuro, a lui non interessa più. A noi invece interessa ancora tutto quanto! Per questo camminando in un cimitero, si sente ancora di più la forza della vita , perchè, rispetto a chi non l'ha più, noi abbiamo ancora la possibilità di scegliere chi essere. E' da quì che parte la mia riflessione...perchè questo mi ha riportato alla mente l'immagine dei Santi. Indipendentemente dai personali credo e opinioni, un Santo è prima di tutto un uomo coerente, a tal punto convinto dei suoi pensieri da darne la vita in cambio. Ci sono "santi" di ogni tipo e in ogni civiltà, anche se non sono chiamati certo con l'appellativo d'uso comune cristiano. Poco importa, la sostanza rimane la stessa. Una volta ho letto questo trafiletto da qualche parte: "un eroe è semplicemente un uomo che prende atto della situazione, e fà ciò che deve essere fatto. Prendendo su di sè la responsabilità delle conseguenze". Che bellezza in queste parole! Ci sono delle cose che indubbiamente sentiamo nel nostro cuore come giuste, come un dovere, una chiamata. Vogliamo chiamarla giustizia? o etica? ...io credo sia solo il nostro dovere per saldare il debito che abbiamo verso questa vita che abbiamo avuto in prestito: come parte di un tutto, non saremmo niente senza il resto che ci circonda, e quindi, capendo il valore della nostra unicità, non possiamo non capire il valore della vita che pervade tutto quanto, del rispetto che dobbiamo portare a questa cosa e al dovere che abbiamo di difenderla da ogni situazione che la minacci. Sì, perchè per molto, forse già troppo tempo, l'egoismo ha dominato il nostro sistema, distruggendo questo nostro "tutto" in favore di miseri e meschini interessi. Quì, contro questa causa, i "santi" del mondo si sono battuti, consapevoli del valore di quell'idea che li faceva perseveranti, a costo di rischiare, e perdere, la stessa vita che avevano. Noi non siamo diversi da loro, nelle opportunità. Se mai, lo siamo nella coerenza. Perchè ogni giorno, non solo il due Novembre, vediamo coi nostri occhi la brutalità che distrugge questo nostro mondo, che annulla gli ideali, che fà a pezzi il nostro presente, rendendo vuoto il nostro futuro. Assistiamo sempre a questo, e a volte le occasioni ci mettono di fronte a situazioni in cui possiamo essere l'ago della bilancia. Possiamo decidere o esssere parte di un evento, di un accadimento, o anche solo di una piccola cosa, in cui però l'esito può dipendere da noi. E lì possiamo vedere davvero che cosa siamo. Abbiamo il coraggio di essere coerenti con la vita di cui godiamo? Oppure siamo dei codardi, che vogliono in cambio tutta la sua bellezza ma non abbiamo il coraggio di difenderla, quando essa è calpestata? I morti non possono più farlo. I santi lo hanno già fatto. Noi abbiamo l'occasione di farlo. Adesso.