Thursday, December 4, 2008

INFORMAZIONE DISINFORMAZIONE

Ho scritto ad alcuni giornali nazionali e locali, riguardo al fenomeno sempre più diffuso di confondere il dare notizie per informare con il creare audience con notizie "bomba" non sempre attinenti ai fatti accaduti...
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Salve, sono un cittadino italiano che, per alcune vicissitudini personali, è entrato in contatto con la Thailandia, circa due anni fa. Ed ha molto apprezzato questa nazione.
Questo solare e civile paese è stato oggetto delle cronache allarmiste e disfattiste degli ultimi giorni, a causa delle occupazioni dell’aeroporto di Bangkok da parte di dimostranti dissidenti. Dissidenti, preciserei, verso un partito, al governo grazie a frodi elettive, e quindi coraggiosi oppositori all’ingiustizia per una democrazia sana e legittima. Ora, questo atto così estremo, visto che i tailandesi vivono principalmente di turismo, ed hanno corso il rischio di perdere le loro risorse, pur di ottenere giustizia, non andrebbe premiato e sostenuto, invece che criticato? Noi non siamo certo meglio, visto che alziamo la voce solo se ci si tocca lo stipendio, e mai per altre motivazioni, sicuramente altrettanto importanti per il benessere di un paese cosiddetto progredito?
Mi spiego meglio: noto un certo accanimento da parte dell’informazione, riguardo tutte le notizie che possono essere gossip e fare audience, dove sembra più importante lo scandalo dell’accaduto, l’allarmismo e il gridare alla tragedia, piuttosto che analizzare i fatti in modo oggettivo.
Questo scampanellare riguardo turisti “imprigionati” è sicuramente fuorviante. Sì, gli aerei non sono decollati, ma nessuno di loro è stato perseguitato, maltrattato, o carcerato, mi pare. Inoltre, immagino che, con il giusto spirito, questo inconveniente poteva essere vissuto in modo meno traumatico. In fin dei conti, a parte impegni di lavoro, questi turisti sono rimasti in un paese che offre loro risorse e servizi di qualità. Ma non voglio parlare di come avrei affrontato lo cosa io, di come sarei tornato in città e avrei aspettato visitando qualcosa o altro. Vorrei solo fare chiarezza sul fatto che ora, a causa di quel che è accaduto, sembra che la Thailandia sia diventata un paese sconsigliato e pericoloso. Perché l’informazione non precisa che non è così? Sono in costante contatto con alcuni nostri connazionali che, per scelte personali, hanno deciso di vivere in Thai, ovviamente lavorando nel settore del turismo. Il loro maggior allarme, così come per i locali, è la perdita di visite turistiche nelle vacanze Natalizie ed in tutta l’alta stagione, che proseguirà fino a Marzo inoltrato. Io credo sia doveroso, dopo aver gridato all’allarme, ottenendo il clamore mediatico desiderato, dare un’informazione reale e giusta sul fatto che in Thailandia, una volta ripristinato l’aeroporto, non si corrono rischi di nessun tipo, se non quelli di un qualunque viaggio intrapreso, e che è necessario aiutare un paese che ancora ha il coraggio di combattere per una giustizia sociale e politica, sostenendo le sue risorse ed incoraggiando il turismo, che è stato minato da questi accadimenti, per restituire a chi ne ha avuto un danno, la giusta rivalutazione dei fatti e nuove opportunità di continuare il proprio onesto lavoro.
Grazie
Sabatti Fausti Giancarlo, un lettore
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